AEQUINOCTIUM: Promo 2002
GENERE: Gothic Black Metal
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Ame Dansante
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A Giuliana
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Mephitis
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Land
Of Lore
Buona opus prima per I
napoletani Aequinoctium, che ci propongono il loro black metal dalle forti
tinte gotiche, che si ispira direttamente ai Dimmu Borgir e ai Limbonic Art
(quest’ultimi più che altro per l’uso della drum machine), a cui però
accosta inserti folkloristici niente male, come i pregevoli cori che
troviamo nella prima traccia, “Ame Dansante”, perfetto esempio del sound del
gruppo. Buona la voce di Bintz anche se sembra troppo Shagrath-dipendente (a
tratti si sfiora il plagio) e buonissimo il guitar work, tecnicamente
ineccepibile e dall’ottimo gusto, in cui si segnala l’ottimo assolo di
scuola squisitamente classica. Unica pecca risulta proprio la programmazione
della drum machine, che spesso stenta ad entrare nel ritmo, soprattutto
nelle primissime battute. Seconda traccia è la strumentale, solo organo, “A
Giuliana”, eseguito in maniera impeccabile da Leshrac Belmont. “Mephitis” è
il terzo episodio del demo, un po’ più veloce della precedente, nella prima
parte soprattutto, e dopo un maestoso e lento intermezzo, si lascia spazio
alle velocissime partiture tipicamente black metal, in cui le tastiere
svolgono un ruolo complanare, quasi a ricalcarne l’uso che ne facevano gli
Emperor. Chiude il demo “Land Of Lore” introdotta da un evocativo giro di
chitarra e tastiere, su cui si fionda la dolorosa e sofferente voce di Bintz,
accompagnato dalle atmosferiche voci femminili, creando un vorticoso
crescendo di emozioni, culminante con la furiosa parte centrale. La parte
finale del brano invece è decisamente di tono diverso, molto più heavy,
merito del riffing soprattutto, ed è proprio sulla genialità del chitarrista
e sulle intuitive trovate melodiche delle tastiere, gli Aequinoctium devono
porre le basi per la loro crescita musicale, che magari, con l’aiuto di un
drummer umano, potrebbe risultare infinitamente più facile.
8/10
Recensito da: Freezing Moon
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